Promemoria n. 1 del Comando Supremo alleato
Il documento riguardava « il caso che forze germaniche avessero intrapreso , d’iniziativa atti d'ostilità armata contro gli organi di Governo o contro le Forze italiane, in misura e con modalità tali da rendere manifesto che non si trattava di episoli locali, dovuti all'azione di qualche irresponsabile, bensì d'azione collettiva ordinata ». Esso trovava perciò applicazione anche nel caso di attacco nell'ipotesi di un nostro eventuale armistizio, ipotesi di cui il documento , non taceva cenno.
Le principali disposizioni riguardanti la Marina erano le seguenti, qualora il promemoria fosse stato attuato:
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catturare o affondare o, quanto meno, inutilizzare le navi da guerra e mercantili tedesche;
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impedire con qualsiasi mezzo che navi da guerra o mercantili italiane in mano tedesca;
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le navi da guerra italiane in condizione di muovere avrebbero dovuto raggiungere al più presto i porti della Sardegna, della Corsica, dell'Elba, oppure Sebenico o Cattaro; le unità non in condizione di muovere, se minacciate di cattua avrebbero dovuto auto affondarsi;
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le navi mercantili italiane in condizione di muovere avrebbero dovuto raggiungere al più presto i porti italiani, dalmati o albanesi a sud del parallelo di Ancona, in Adriatico, di quello di Livorno, nel Tirreno; le unità non in condizioni di muovere avrebbero dovuto essere rese inutilizzabili per lungo tempo mediante sabotaggio;
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inutilizzare per lungo tempo, mediante asportazioni, gli impianti logistici, gli arsenali, i bacini di carenaggio etc. delle base navali;
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mettere in atto di difesa le basi navali in accordo con l'Esercito.
Le direttive impartite dal promemoria dovevano essere attuate alla ricezione , del seguente ordine in chiaro impartito dal Comando Supremo ai tre Capi di S.M.:
«Attuate misure d'ordine pubblico Promemoria nr. 1 . Comando Supremo», oppure di iniziativa qualora i collegamenti fossero stati interrotti e ci si fosse trovati di !ronte ad atti di ostilità da parte delle Forze germaniche aventi il caratttere di azione collettiva ordinata.
Il promemoria doveva essere restituito al latore; era consentito soltanto prendre gli appunti ritenuti indispensabili, da custodirsi « gelosamente » dal Capo di S.M. destinatario; gli ordini conseguenti dovevano essere impartiti verbalmente e assoluta urgenza.
Il promemoria fu tardivo perchè l'8 settembre, quando fu dichiarato l'armistizio, i relativi ordini, anche se impartiti, non avevano potuto arrivare a tutti i reparti, soprattutto a quelli dell'Esercito.